Filosofia #la donna centenaria e la disquisizione sul "caso/destino"

Ecco una disanima sul tema "caso/destino"

Gli argomenti il "testamento" di un'ultracentenaria la storia della canzone Caruso oppure il film Sliding Doors.

Alla fine, del tutto, le mie deduzioni/elucubrazioni:

a) NONNA ULTRACENTENARIA

Tanti anni fa ascoltai, in televisione, l'intervista ad un'anziana signora ultracentenaria.

Domanda: "Cosa si sente dire ai giovani circa quello che ha imparato dalla vita?"

Risposta: "Ho imparato che, se e' destino una porta si apra, prima o poi, quella porta si aprira', se invece e' destino che una porta non si apra, questa, nonostante tutto lo sforzo uno potra' metterci, questa non si aprira' mai "

b) CARUSO: la canzone di Lucio Dalla e' nata in maniera molto insolita

(vedasi APPENDICE --> CARUSO)

  • Dalla, in estate, era a giro con la sua barca, vicino a Napoli, la sua barca si ruppe e dovette andare al porto.
  • Va nell'albergo piu' importante della città (proprietari degli amici) e gli danno la suite dove Caruso ha passato le ultime notti
  • Vi era un pianoforte vecchio stonato usato dal cantautore affacciato sul golfo di Sorrento (dall'altra parte vedeva Napoli) e dava sul balcone dell'albergo.
  • Affascinato Dalla inizio' a provare il pianoforte e tiro' fuori 4 accordi La- R- Sol7 Mi 7  (che si ripetono per tutta la canzone)
  • Suona guardando il mare, con il pensiero di Caruso.
  • Poi un amico del bar della scogliera gli racconta che Caruso era innamorato di una ragazza a cui, durante ultimi giorni della sua vita, dava lezioni. 
  • Quando senti' arrivare la morte, porto' il pianoforte nella terrazza ed incomincio' a cantare.
  • Quelli delle lampare (pescatori) corsero a sentirlo cantare (era molto famoso), e nel dolore della malattia, Caruso penso' allo skyline di Manhattan (o almeno e' questo che aveva immaginato Lucio Dalla)
  • Fu questo struggente momento l'ultimo atto di Caruso.

c) SLIDING DOORS

(vedasi APPENDICE --> SLIDING DOORS)

E' un film in cui la protagonista, ad un certo punto, arriva davanti alla porta della metropolitana di corsa

Il film mostra cosa gli succedera' se prendera' la metropolitana (scoprendo cosi' il marito che la tradisce) oppure se perdera' la metropolitana (tornando a casa senza cogliere in fragrante il compagno che la tradiva)

 

QUALCHE CONSIDERAZIONE

- Alle volte, nella vita, capitano degli eventi di cui non si riesce, a volte, di capacitarsi di come possano essersi realizzati, in cui il tempismo fa la sua parte importante (vedi la canzone Caruso oppure il film Sliding Doors)

Un mio carissimo amico (reincontrato per "caso" proprio negli ultimi anni e dal quale sono partite "dinamiche" a dir poco sorprendenti ) sostiene che:

"il caso non esiste, alcuni eventi capitano, in certi momenti, solo perche' e' il momento giusto che capitino"

- Interessante anche questo vecchio articolo del "signore degli anelli" che ben spiega che, ogni evento e/o persona, anche quelli negativi/e hanno il loro perche' e, come si dice, tutto puo' tornare utile nella vita.

- Sul trasformare il male in bene non poteva mancare questo articolo sulla Pasqua e di trasformazione della sconfitta/morte (Venerdi' Santo) alla vittoria/vita (Domenica di Resurrezione) 

- Come diceva bene De Andre' nella canzone "via del Campo" puo' essere interpretato che, le difficolta'/scarti/ultimi (Letame), possono fare da "fertilizzante" per la vera "Vita" (Fior)

"... dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior..."

- Non di rado la frase seguente ben spiega il concetto (e relativo articolo) "«Life is what happens when you're busy making other plans»"

- E' giusto rimarcare che, a prescindere dal caso o del destino, abbiamo il dovere, in ogni circostanza della vita di, non solo fare il massimo ma saper "cogliere l'attimo"/carpediem.

- Ci sono opportunita' che se non colte con tempismo, non si ripeteranno piu' (un po' come diceva Aleandro Baldi nella sua canzone

"... ci vuole un attimo per perdersi e non trovarsi piu' per secoli come due angoli,
come due nuvole,
come due alberi, 
due latitudini, 
ci vuole un attimo per perdersi e fare cenere e fare Cernobyl..."

https://www.youtube.com/watch?v=ZXjPbMt5wAs

- Nella vita, vale la 3° legge di Newton (non solo applicata agli oggetti ma al bene o male che abbiamo fatto
"Per ogni forza che un corpo A esercita su un altro corpo B, ne esiste un’altra uguale, in modulo e direzione, e contraria in verso, che B esercita su A."

- Saper aspettare/pazienza (alle volte anni se non varie decine di anni) e' un punto fondamentale  (vedasi , la teoria di Mashmallows(dopo tutto la pazienza, e' la virtu' dei forti)

- Circa la felicita' ecco due interessanti articoli (il film, visto nella sua interezza e' veramente toccante):

- Ultimo ma non ultimo giusto tenere a mente cosa diceva la "nonnina" in modo da vivere, la vita, con la giusta "leggerezza" (e senza prenderla troppo sul serio) (tanto piu' che, alla fin fine, di certo, c'è solo una cosa)

APPENDICE

CARUSO


La canzone con i sottotitoli



Il testo della canzone:

Qui dove il mare luccica e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.

Te voglio bene assaje
ma tanto, tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai.
Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare e
la bianca scia di un'elica

sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte

guardò negli occhi la ragazza,
quegli occhi verdi come il mare
poi all'improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare.

Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint'e vene sai.

Potenza della lirica dove ogni dramma è un falsoche con un po' di trucco e
con la mimica puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
ti fan scordare le parole, confondono i pensieri

così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita come la scia di un'elica

ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto.

Te voglio bene assaje ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai che scioglie il sangue dint'e vene sai
Te voglio bene assaje ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai che scioglie il sangue dint'e vene sai

SLIDING DOORS



Filosofia #"Vivere" il presente #riflessione del giorno **2024.03.29**

Ho ricevuto, da una persona (*) veramente in gamba la seguente storia vera, invito a leggere nella sua interezza. Le conclusioni indicate sono eccellenti (riferite al concetto di "Presente")...

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Un uomo si mise a sedere nella stazione L'Enfant Plaza della metro di Washington D.C. e iniziò a suonare il violino. 

Era il freddo mattino del 12 gennaio 2007. Eseguì sei pezzi di Bach per circa quarantacinque minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era previsto che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione della metro, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono tre minuti, un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. 

Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi, poi si affrettò, per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.

Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. 

Pochi minuti più tardi, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. 

Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di tre anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. La madre lo strattonò con decisione e il bambino continuò a camminare girando la testa per tutto il tempo. Stesso comportamento ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.

Nei quarantacinque minuti in cui il musicista suonò, solo sei persone si fermarono e rimasero qualche momento.

Circa 27 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32,17 dollari da questi 27 passanti. 

Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, né ci fu alcun riconoscimento.

Un solo passante lo riconobbe, su 1.097. Nessun altro se ne rese conto, però il violinista era Joshua Bell, uno dei massimi musicisti al mondo (violinista e direttore d'orchestra). Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, col suo violino del valore di 3,5 milioni di dollari.

Due giorni prima della metro, Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito alla Simphony Hall di Boston; i posti in platea costavano oltre 100 dollari.

Questa storia è vera, documentata. L'esecuzione di Joshua Bell, ripresa da una telecamera nascosta in incognito nella stazione, venne organizzata dal quotidiano Washington Post come esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. 

La domanda era: in un ambiente comune, a un'ora inappropriata, percepiamo la grandezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? 

Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato? Per l'articolo su questo esperimento, intitolato Pearls Before Breakfast, pubblicato l'8 aprile del 2007, 

https://www.stateofmind.it/2023/07/esperimento-violinista-metro/

Weingarten vinse il Premio Pulitzer 2008, per il miglior articolo dell'anno.

...

Però la vera domanda su cui potremmo riflettere è: se non abbiamo il tempo per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare una musica straordinaria, quante altre cose della vita ci stiamo perdendo? Riusciamo ad apprezzare ciò che la vita ci offre?  

Siamo così distratti dalle vicende quotidiane e poco attenti da non cogliere il valore che ci circonda?

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Aggiungo che, la parola "Presente", gia' contiene, di suo, la parola (implicita) "regalo"...

Viviamolo quindi, questo regalo, come se stessimo, ad esempio, centellinando, ogni goccia di un "vino eccellente"... (**)

(*) Che, qualche anno fa, tenne un interessantissimo corso, in piu' giorni, di cui tengo tutt'ora, come se fossero "reliquie", tutti gli appunti scritti a mano, a portata di mano (50 pagine A4)

(**) invito a leggere anche questo articolo
https://www.abeautifulmind.it/2021/01/religione-avvento-2020-meditazione.html

infine due aforismi:

"Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno. Né il primo né l’ultimo. L’unico."

(Pablo Neruda)

“Abbiamo due vite. La seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una“.

(Confucio)

[fonte]

https://lucasadurny.com/de-brevitate-vitae/

Libro #Office of Cards: Una guida pratica per raggiungere il successo e la felicità nelle grandi aziende (e nella vita)

Questo manuale di Ingegneria della Vita e' stato proposto dall'autore per trovare idee, e dare strumenti, per migliorare il proprio livello di soddisfazione con il proprio lavoro e, dato che molte di queste regole si applicano a tantissime situazioni, anche nella vita in senso lato.

https://www.amazon.it/dp/1916445659 


Filosofia #il nostro sacco dei pregi e dei difetti

Mi e' sempre rimasta impresso questa "storiella"...

A tempo debito approfondirò quale sia la fonte piu' attendibile...

"In Gilberto de Nucci c'è una eccellente immagine riguardo al nostro comportamento. Secondo lui, gli uomini camminano sulla superficie della Terra in fila indiana, ciascuno trasportando un sacco davanti e un altro dietro.

Nel sacco davanti, noi mettiamo le nostre qualità. Nel sacco di dietro, serbiamo tutti i nostri difetti.

Perciò, durante il viaggio della vita, teniamo gli occhi fissi sulle virtù che possediamo, legate al nostro petto. Nello stesso tempo, notiamo impietosamente, sulle spalle del compagno che ci sta davanti, tutti i difetti che egli possiede.

E ci riteniamo migliori di lui - senza capire che chi ci segue sta pensando la stessa cosa di noi." 

(Paulo Coelho)

Fonte

https://spazioinwind.libero.it/lullabyte/coehlo.htm

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versione alternativa

Aforisma del 4 maggio di Wikiquote

// Wikiquote


“Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli.„

 Fedro


COMMENTO: Interessante aforisma che spiega come mai, ognuno di noi, siamo piu' portati a vedere i difetti degli altri invece dei nostro :)